mercoledì 30 aprile 2008

Spaccarotella torna in servizio, niente arresto per Speziale.

Una casuale concomitanza temporale va ad accomunare il delitto Raciti e l'uccisione di Gabriele Sandri.
Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia accusato di aver ucciso il tifoso della Lazio Gabriele Sandri sparando due colpi di pistola all'Autogrill di Badia al Pino vicino ad Arezzo l'11 novembre scorso, ha ripreso servizio a Firenze. Dopo un lungo periodo di malattia, l'amministrazione della polizia di Stato ha deciso di trasferirlo alla Polfer di Santa Maria Novella.
L'agente sarebbe stato piazzato alla "Coc": centrale operativa compartimentale della Toscana, struttura che si occupa di coordinare tutte le chiamate all'interno delle stazioni ferroviarie. Ma l'aspetto singolare è un altro: tra le tante altre mansioni, la "Coc" si occupa anche di tifosi. Infatti, se arriva un treno di ultras diretti allo stadio, è sempre la centrale operativa a organizzare le scorte agli ultras.

Intanto, il processo che vede imputato il poliziotto va avanti: è slittata al 25 settembre prossimo l'udienza preliminare. Il processo si terrà davanti al gup Simone Salcerini che deciderà se rinviare a giudizio Spaccarotella davanti alla corte d'assise o avviare il rito abbreviato. La richiesta di rinvio a giudizio era stata presentata dal procuratore Di Cicco e dal pm Ledda ai primi di aprile. Per l'agente l'accusa è di omicidio volontario.

Quasi contemporaneamente, la quinta sezione penale della Cassazione ha annullato senza rinvio l'ordine di arresto in comunità per Antonino Speziale emesso nell'ambito dell'inchiesta sulla morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti. Speziale resta comunque nella comunità di recupero dove sta scontando la condanna a due anni e sei mesi di reclusione per gli scontri con le forze dell'ordine il 2 febbraio scorso durante il derby Catania-Palermo.

Sulla morte dell'ispettore Filippo Raciti sono state aperte due inchieste a Catania: una dalla Procura per i minorenni, nella quale è indagato Antonino Speziale, la cui fase delle indagini preliminari si è conclusa, e l'altra dalla Procura distrettuale, nell'ambito della quale il 1 aprile scorso è stato arrestato Daniele Micale, di 21 anni.

I due, che sostengono di non conoscersi, secondo l'accusa, avrebbe impugnato e lanciato contro l'ispettore Raciti un sottolavello di lamiera che avrebbe procurato al poliziotto una lesione rivelatasi poi mortale al fegato.

Fonte: IlMessaggero

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè i suoi colleghi non vogliono cercare e ammettere la verità?

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Buchi-neri-allo-stadio/2024190&ref=hpsp

Saluti.

Anonimo ha detto...

Perchè quando si tratta di punire componenti delle forze dell'ordine, sono tutti giustizialisti a prescindere da come possono essere andate le cose? Perchè quando un poliziotto o un carabiniere viene additato di un reato deve per forza essere subito considerato colpevole? Perchè se a seguito di indagini si stabilisce che è innocente si grida allo scandalo? Se una persona sbaglia è giusto che paghi, ma è giusto che paghi nella stessa misura di tutti i cittadini, solo dopo essere giudicato colpevole senza pregiudizi di sorta. Le forze dell'ordine nono sono brave persone solo quando arrestano i ladri che ti hanno svaligiato casa o rubato l'auto. Meditate gente,...meditate.

Anonimo ha detto...

Ah no, non sono brave persone solo quando arrestano i delinquenti ? Quindi possono permettersi di tutto ? Mi sa che devi meditare te e pure parecchio.
Stiamo scherzando qui mi sa.
Spaccatorella ha ammazzato Gabriele Sandri, lui ha sparato, questo non è in discussione, lo dicono tutte le perizie e le testimonianze del caso, poi possiamo certamente discutere cosa volesse fare sparando quel colpo, se e quanto sia stato deviato da cosa ma che abbia sparato verso la macchina di Gabriele è cosa che ha ammesso anche lui.
E con tutto questo non solo non ha fatto manco 5 minuti di carcere ma addirittura è stato reintegrato in servizio.
Dall'altra parte, a Catania un ragazzo di 17 anni si è fatto quasi un anno di carcere preventivo perché FORSE, SI DICE, PARE CHE, abbia ucciso Raciti, senza che però ci fosse uno straccio di prova.
Voi state fuori e difendendo queste mele marce che stanno nelle forze dell'ordine fate solo il loro male

Anonimo ha detto...

le forse dell'ordine quando arrestano chi ti ha svaligiato casa fanno il loro lavoro... non sono eroi...sono pagati per quello...e scelgono loro di farlo...
quando sbagliano devono pagare come tutti gli altri.
nel caso di Spaccarotella si puo discutere quanto si vuole, ma se fosse stato un Uomo si sarebbe dovuto dimettere.

Anonimo ha detto...

Perchè quando si tratta di punire componenti delle forze dell'ordine, sono tutti giustizialisti a prescindere da come possono essere andate le cose? Perchè quando un poliziotto o un carabiniere viene additato di un reato deve per forza essere subito considerato colpevole?

Queste parole mi lasciano interdetto.. e perchè quando un ragazzo viene ammazzato, lo si fa chiamandolo Ultras?..perchè per l' opinione pubblica, ancor peggio per la giustizia italiana, se un ragazzo indossa una sciarpa, fa parte di un gruppo, è un Ultras, parte con una buona dose di colpevolezza..ed ora dovrei sentire vittimismo dall' altra parte? Se un poliziotto o un carabiniere sbaglia, deve pagare come gli altri, certo, ma non scordiamoci che la divisa da diritti, ma anche doveri..

ma tanto ad oggi, la gente ha già quasi dimenticato tutto, lui lavora, Gabriele giace sotto terra..

..la legge..mah

Anonimo ha detto...

Spaccarotella ha fatto il suo dovere. Ovvere contrastare i delinquenti.
Nessuno puo affermare che gabbo fosse un teppista, ma c'è qualcuno che puo negare che gabbo si trovasse in mezzo a dei balordi che s'azzuffavano intorno all'autogrill?...
è stata una tragedia, è vero. Ma la colpa è di chi la domenica va a spaccare stadi, autogrill, treni...